Questo è lo spazio dedicato al “work in progress”, dove è possibile leggere piccoli spoiler dei miei lavori in corso.
Post 4 maggio 2015
“Sei tu?” sussurrai di nuovo e lui sospirò.
“Ssh… sta zitta”
“Dimmi solo che non è un sogno, dimmi che non ti sto immaginando”
“Non fa differenza. E’ un sogno; oppure no. E’ quello che vuoi tu”
Gli tirai i capelli e lui assottigliò le palpebre. Senza tante cerimonie si sbarazzò di ciò che c’era sopra la scrivania, mi afferrò per i fianchi e mi fece sedere. “Ora che ti sembra?”
L’afferrai per i risvolti del giubbotto di pelle, e lo tirai giù.
“Appena lo so, te lo dico” e lo baciai.
Post 8 maggio 2015
«Non sai il rischio che corri con me» mi prese il lobo fra i denti, facendomi rabbrividire da capo a piedi.
«Lo so, invece. Dal primo momento in cui ti ho visto»
Lui è cattivissimo.
Lei è… non ve lo dico!
20 maggio 2015
«Questa è una follia» lo sentii ritrarsi e mi prese il panico.
«Sì, forse è una follia. Ti prego, “non liberarmi adesso”!» Sbatté le palpebre, forse sorpreso, forse deluso da tanto caparbio egoismo. Gli sorrisi in modo dolce e un po’ del panico di cui era preda, svanì.
9 giugno 2015
«Scommetto che ha trovato un sacco di modi per divertirsi con te»
«Bastardo! Sai bene che…» non le lasciai il tempo di finire la frase, l’afferrai per i capelli e me la tirai addosso.
«Ahi! Mi fai male!»
«Voglio sapere cosa avete fatto, o giuro che vado a chiederlo direttamente a lui.» Lei impallidì, forse ebbe paura, e non a torto, ero come impazzito. Il solo pensiero di lui che la toccava e la baciava dappertutto, e lei che si affannava a dargli piacere, mi mandava fuori di testa.
«Sto aspettando!» la strattonai piano. «Che cazzo ci hai fatto, me lo dici?» Dopo qualche secondo, mi gelò così.
«Non ho paura! Non ho mai avuto paura! E quello che ho fatto, o farò, con lui, sono solo affari mie!»
«Risposta sbagliata» le bisbigliai in un orecchio. Cieco di gelosia l’afferrai per le spalle e…
14 giugno 2015
«Sei un lurido bastardo!» lo aggredì, affondandogli un dito in mezzo al torace.
18 giugno 2015
Pochi istanti ed ebbi la sensazione che i miei occhi si spalancassero lentamente, come se volessero prendere tempo, per abituarsi a ciò che avevano davanti. A. era a pochi passi di distanza.
Indossava un giubbotto nuovo, bordato di pelle rossa. Era sporco di fango dai polpacci in giù. Con una mano teneva il casco, con l’altra stringeva una sigaretta accesa.
«N., ora lasciala.» N., ancora con la bocca sul mio collo, s’immobilizzò. Imprecò a bassa voce, mi stampò un bacio sulla gola e indietreggiò di un passo.
«Smetti con questa storia, non è tua.»
«Non appartiene neppure a te» chiarì A., come se questo lo autorizzasse a mettersi in mezzo.
«Senti, devi smetterla di fare così. É da quando siamo nati che ti comporti in questo modo. Vuoi tutto ciò che mio; beh, sai che c’è? Stavolta dovrai rinunciare. Lei resta con me.» Senza avere il tempo di capire, N. si ritrovò lontano, con un braccio piegato dietro la schiena, l’altro oltre la testa. Il casco roteava sul pavimento, la sigaretta brillava poco più in là.
10/07/2015
Divaricai le gambe, un ventaglio che svela la sua forma armonica. Eccitazione, paura, trepidazione. Lo sentii duro, pulsare contro la mia carne. Mi sollecitò con le dita, la bocca, la lingua. Chiusi gli occhi certa che quando li avrei riaperti sarei stata sola, sul letto della mia stanzetta da prigioniera. Invece no; lui era ancora là, il capo che si muoveva lentamente, le dita, i denti, la lingua non smettevano di torturarmi. Quanto ancora avrei resistito prima di sciogliermi come zucchero nel tè? «Io» biascicai, una mano sulla sua testa, l’altra sulla mia, che era leggera e pesante allo stesso tempo. «Non so cosa viene dopo, ma credo di non poter resistere più.» Alzò il capo, si leccò le labbra. La sua lingua scorse avanti e indietro, poi sparì fra le pieghe della bocca, lucida dei miei umori. ‘Che oscenità!’ trasalii, tremando, ribollendo. Lui mi guardò e sorrise, poi scomparve di nuovo fra le mie gambe. Si fece largo con le mani, spinse con la punta della lingua, in giù, in fondo, allargò, dilatò, inumidì. ‘Ahiii!’ urlai nella mia testa. Temetti che se lo avessi fatto a voce alta si sarebbe fermato. Si resse sui gomiti, e, tenendo gli occhi incollati ai miei, premette il bacino contro il mio.
Bang!
Un’esplosione, un boato.
Tutto dentro di me.
Ciao volevo sapere dove posso comprare il nuovo libro?bacione
Ciao! Fra cinque, sette giorni sugli Store on line.
Sto valutando anche il cartaceo, per quello ci vorranno un paio di settimane. Bacione <3
Ciao ma adesso il libro lo trovo nelle librerie? Secondo me ne vendersi molte e te lo auguro ❤ bacione!!
Grazie!
Non ancora ma… mai dire mai… <3 <3 <3