In onore di Dirty Dancing, andato in onda ieri sera in tv, ecco il mio personale omaggio a questo film. Perché certe “opere” ti restano nel cuore e, a piccoli passi, ti aiutano a crescere.
Quanti di voi se la ricordano?
Da “Bittersweet, qualcuno come te”
A fine serata ci ritrovammo per una piccola festicciola fra intimi. Parenti e un
piccolo numero di amici. Nella sala attigua, era stata allestita una piccola pista
da ballo con tanto d’impianto stereo e microfono per chi si volesse dilettare nel
canto. Viggo, il cugino scemo di Angela (proprio lui!), quello che Josh aveva
pestato alla festa di fidanzamento, si sarebbe improvvisato deejay.
Angela si era cambiata. Sembrava intenzionata a scatenarsi in pista. Aveva
sostituito l’abito da sposa con un comodo scamiciato di velluto color crema. Si
era sciolta i capelli, tolto tutte le forcine per lasciarli liberi sulle spalle. Quanto
avrei voluto farlo anch’io…
Quando la musica iniziò, un brivido mi corse lungo la schiena e quando la
mia amica mi bisbigliò all’orecchio: -Spero che i tuoi collant siano a prova di
pavimento, perché per ciò che ti aspetta, dovrai toglierti quelle scarpe- fui colta
dal panico.
-Chi ti dice che intendo ballare?- Grugnii, sapendo bene che la mia battaglia
era persa in partenza.
-Nonostante sia quasi mezzanotte- squittì piccata la ragazza di fronte a me –
questo è ancora il giorno del mio matrimonio, e tu farai tutto ciò che io ti dirò
di fare. Questo è quanto.- Sorrise. Non in modo normale, come tutte le persone
normali. Angela sorrise schiudendo le labbra in un modo così particolare e
coinvolgente che mi fu impossibile non sorridere a mia volta.
Il suo stramaledetto ghigno da stregatto.
-Ti detesto quando fai così! Dovresti modificare questo tuo caratteraccio ora
che sei una donna sposata. Devi contenerti, signora Prescott- Lei non si scompose,
si limitò a guardarmi con aria cospiratrice.
-Al contrario. Da adesso in poi, non avrò più alcun freno inibitorio- e mi
afferrò un polso.
-Nessuno può mettere Baby in angolo!- Annunciò con enfasi teatrale. Si volse
verso la consolle del deejay e urlò a gran voce: -Viggo, attaccaaa!-
A quel punto, feci due più due. Avrei tanto voluto non saper contare…
Angela mi trascinò al centro della pista e in pochi istanti valutai se fosse il
caso di atterrarla con pugno o azzopparla col tacco dodici delle scarpe.
-Non puoi dire sul serio.-
-Certo che dico sul serio- fugò ogni mio dubbio togliendosi le sue di scarpe.
‘I had, the time of my life…’
-Nooo!-
-Sììì!
-Dirty Dancing, no!-
La gente, che fino a quel momento si era scaldata in pista, si fece da parte
formando un cerchio intorno a noi due. Che vergogna! Sarei voluta sprofondare.
Avevamo venticinque anni, Santa Penelope, non quindici!
-Aspetta, Gil!- la implorai -devo fare mente locale.-
-Togli le scarpe- ordinò.
-Devo ricordare i passi!-
-Li conosci benissimo i passi. Togli. Le. Scarpe. Ora!-
Forse era ubriaca, o posseduta. Il misticismo della mattina si era trasformato
in spirito diabolico. Mi ritrovai ad ubbidire ancora una volta. Josh e Tony avevano
allentato le loro cravatte, e, con una birra in mano, ci guardavano con curiosità
e divertimento.
-Mi tieni le scarpe, per favore?- tentai di mantenere un tono neutro, ma dentro
di me urlavo: “AIUTOOO”
-Cosa state combinando voi due?-
-Chiedilo a lui- risposi facendo spallucce -è stata sua moglie a ordire una simile
pagliacciata.-
-Non ne so nulla- rispose Tony scolandosi la birra tutta di un fiato. ‘Berrà per
stordirsi’ pensai.
-Josh, forse rimarrai sconvolto, ma sappi che se non obbedisco, ‘lei’- indicai
Angela con un gesto del capo -mi ucciderà, ed io ho una qualcosa di molto
importante da dirti, più tardi.-
-Davvero?- gli luccicarono gli occhi.
-Sì.-
-Allora va.-
‘Now I’ve had the time of my life
No I never felt this way before
Yes I swear it’s the truth
And I owe it all to you
‘Cause I’ve had the time of my life’
And I owe it all to you’.
-Ti rendi conto che stiamo ballando la scena finale di Dirty Dancing, al tuo
matrimonio? Devo essere più pazza di te per venirti dietro.-
-Lo so!- lei era eccitatissima, io spaventatissima. Frettolosamente frugai nella
mia mente alla ricerca delle immagini del film. -È tutta la vita che sogno di far vedere agli altri
quanto siamo brave- mi strinse una mano come incoraggiamento. Era pazza da
legare, ma la adoravo. Non c’era storia.
-Il salto non lo faccio però, scordatelo.-
-Va bene, ci inventeremo qualcos’altro allora. Uno. Due. Tre. Vai!-
‘I’ve been waiting for so long
Now I’ve finally found someone to stand by me
We saw the writing on the wall
As we felt this magical fantasy
Now with passion in our eyes’.
La gente che aveva formato il cerchio cominciò a battere le mani a tempo,
alcuni mossero il capo, altri i piedi, altri ancora, cercarono di imitare i nostri
passi.
-Che diamine?- mormorai incredula.
-Non perdere la concentrazione!-
‘There’s no way we could disguise it secretly
So we take each other’s hand
‘Cause we seem to understand the urgency
Just remember
You’re the one thing
I can’t get enough of
So I’ll tell you something
This could be love
Because’.
A un certo punto focalizzai i volti dei miei genitori. Mia madre aveva la stessa
faccia della madre di Baby in quella stessa scena. Fiera e orgogliosa, muoveva il
bacino a tempo di musica. Mio padre somigliava al burbero dottor Houseman,
forse lui era un tantino meno rigido. Immaginai che, alla fine dell’esibizione,
anche lui si sarebbe avvicinato per sussurrarmi: “Eri stupenda lì sopra!”
‘Josh, si starà vergognando come un ladro’.
Lo stavo mettendo in imbarazzo davanti a tutta quella gente.
Quando incrociai il suo sguardo, dovetti ricredermi.
Mi osservava in trance. Sembrava ipnotizzato, incantato. Più che adorante,
più che innamorato.
Era perso, straperso.
Totalmente rapito.
Il cuore m’incespicò fra un passo di danza e l’altro.
Mi stavo muovendo con la grazia sensuale di Beyonce? Con l’agilità di Lady
Gaga? Oppure stavo mostrando la grinta di Cristina Aguilera?
‘Niente di tutto ciò’ mi dissi ‘accetta la verità, l’evidenza. Ti ama per quello che sei. È un
miracolo!, ma è successo. È capitato a te’.
Tony guardava la moglie con la stessa espressione rapita. Erano due baccalà.
Due adorabili pesci lessi.
-Angela, il salto!- sussurrai tra i denti. Lei si chinò a bisbigliarmi qualcosa
all’orecchio.
Nel momento in cui era previsto un salto acrobatico, la mia partner ed io ci
guardammo senza velata commozione, ci abbracciamo strette strette poi, a
tempo di musica ci muovemmo verso i nostri rispettivi uomini e li invitammo a
ballare. Tony accettò subito la mano tesa della moglie, Josh non si mosse.
-Mi concedi l’onore di questo ballo, signor Carter?-
-Non lo so ballare questo, signorina Wilson.-
-Non fa niente- lo rassicurai -basterà che mi stringi a te, come fai sempre.-
-Beh, allora è facile- mi prese la mano e si diresse in pista.
Mi abbandonai sul suo petto, lui mi avvolse in uno dei suoi abbracci caldi e
rassicuranti. Avevo il fiatone ma ero felice. Josh intrufolò il mento fra miei
capelli. Mezzo giro a destra, mezzo a sinistra, poi una piccola pausa, l’istante di
un bacio e poi ricominciò. Mezzo giro a destra, mezzo a sinistra. Assolutamente
fuori tempo, e assolutamente non attinente allo stile della musica.
A chi importava?
In mezzo alla folla che si muoveva al ritmo della melodia, noi eravamo immobili.
Ci limitavamo a quei mezzi giri… D’improvviso c’eravamo solo noi
due in quella sala, e l’unica musica che giungeva alle nostre orecchie era quella
scandita dal battito dei nostri cuori. Josh sembrava cullarmi.
Desiderai che quel momento non finisse mai.
‘I’ve had the time of my life
No I never felt this way before
Yes I swear it’s the truth
And I owe it all to you
Cause I’ve had the time of my life
And I’ve searched through every open door
Till I’ve found the truth
And I owe it all to you
And I owe it all to you’.
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Grazie per averci riletto un momento della loro vita così felice e spensierata poi che dire di Darty dancing niente quel ballo diceva tutto, bacioni
Prego, è stato un grande piacere, bacioni a te!