Premessa: AMO QUESTA DONNA.
Fine premessa.
Da quando ho iniziato la mia avventura “scrittevole” ho conosciuto tante donne, colleghe e non, con cui ho instaurato, fin dal primo approccio, un bel rapporto di amicizia virtuale. Alle volte mi capita di conoscere qualcuno e dai primi botta e risposta sui post, o dalle chiacchiere in chat, capire che fra noi aleggia una sorta di “compatibilità”, un’affinità quasi empatica. Con Grazia Cioce è successo questo. Mi è bastato scambiare con lei poche parole per capire che sarebbe diventata “un’amica”, di quelle con la A maiuscola.
Poiché sono di parte non mi sperticherò in elogi per i suoi lavori, anche perché, francamente, non ne hanno bisogno: sono fantastici. Prima di lasciarvi all’intervista, tengo però a informarvi che se amate le emozioni forti, quelle che vi lasciano senza fiato, e con la consapevolezza che la vita è degna di essere vissuta anche quando niente sembra avere più senso, il suo libro “UNA MAMMA” è ciò che fa per voi.
GRAZIA CIOCE.
Raccontami come hai iniziato a scrivere.
La scrittura fa parte di me fin dall’infanzia: mi piaceva sognare, leggendo le favole, e ho continuato a sognare scrivendole. In definitiva, da quando ho la penna in mano, non ho mai smesso di scrivere: è un impulso irrinunciabile che mi appaga e risana quella parte razionale di me che sbatte la testa contro la realtà. Scrivere, invece, mi porta in luoghi e tempi magici e mi rigenera completamente.
Perché proprio un romanzo su un argomento tanto doloroso? Parlami dei personaggi di cui hai scritto.
Una Mamma parte da un evento doloroso: anni fa avevo seguito la vicenda di una donna che aveva perso suo figlio e che cercava la persona che aveva ricevuto il suo cuore. Quella storia mi ha emozionata tantissimo, per la forza e il coraggio dimostrate da quella mamma, doti che sono proprie di noi donne in generale e di noi mamme in particolare. Ho cominciato a scrivere questa storia, ma poi i personaggi si sono ribellati e hanno iniziato a vivere una vita loro: gioiosa. Perché di gioia avevano bisogno, dopo tanta sofferenza. Una Mamma è la storia di una giovane donna che trova in se stessa il coraggio di rinascere e ricominciare: l’amore la trainerà lontana dal dolore.
I tuoi libri hanno sempre dei riferimenti culinari (correggimi se sbaglio), come mai?
Curo il Blog Cuocapercaso (http://blog.giallozafferano.it/graziacioce/) da quasi otto anni e l’enogastronomia è una mia passione che non riesco, ad oggi, a scindere dalla scrittura: mi sembrano entrambe due forme di arte che si legano a filo doppio. Mi piace che sia così, che i personaggi cucinino mentre parlano e si raccontano e mi piace l’idea deliziare il lettore con le ricette di cui ha percepito gli odori nel romanzo.
Sei una cuoca eccellente e hai un blog tutto tuo, hai mai pensato di scrivere libri di cucina? Qual è il tuo piatto forte?
No, sono solo una “cuoca per caso”: non ho le capacità tecniche per scrivere un libro di cucina né di cimentarmi seriamente ai fornelli. Essere chef non è qualcosa che si improvvisa e il mio rispetto va a coloro i quali lo sono diventati dopo anni di studio. Il mio piatto forte? Amo la torta di mele, un dolce che mi fa ripensare all’infanzia.
Parlami dei tuoi progetti futuri.
Ne ho tanti: tanto studio, intanto. “Non si smette mai di studiare”: mi aveva detto un professore all’università. E aveva ragione: per scrivere bisogna studiare, leggere, leggere e ancora leggere. E poi ho in serbo un nuovo progetto editoriale: ma te ne parlerò in seguito. Seguimi sul mio sito per le novità!
In quanti modi si può morire? Fino a che punto il dolore può cambiarti? Lucia, donna forte eppure fragilissima, vive in un mondo fatto di dolci e pietanze appetitose. Per questo mondo, e per la paura della sua maternità, ha dato tutto, sacrificando la sua vita, allontanandosi dal marito e dal figlio, finché un giorno torna a casa. Ma è troppo tardi e il destino le riserva una sorpresa atroce: la morte di suo figlio Marco. Da quel giorno, Lucia vive per poter conoscere le persone cui gli organi di Marco sono stati donati, in un atto di estrema generosità. Fino a quando incontra Luigi e la sua vita cambia: come il clic di una serratura che si apre, Lucia rivolge il suo sguardo al mondo e a se stessa, scandaglia il suo cuore alla ricerca della serenità messa a dura prova da una vita di perdite e dolore. Può un foglio strappato ricomporsi? Può una tale, profonda, lacerazione rimarginarsi? Un romanzo ricco di colpi di scena e appassionante come solo l’amore sa esserlo. Un romanzo che celebra la vita e la rinascita.
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Bio: Nasce a Bisceglie, in Puglia, si trasferisce a Torino subito dopo la laurea in Lettere. È l’amore che la porta a Torino, così come è l’amore che la fa attardare sulla tastiera tutte le notti: scrivere è una passione che le fa attraversare i sentieri del mondo con più leggerezza. Cura da sette anni il blog enogastronomico “cuocapercaso” e la maternità ha cambiato la sua vita e la sua visione del mondo. Decisamente in meglio.
Opere pubblicate:
Cioccolato Fondente Extra, 2009, Ed. Prospettiva Editrice
A Tavola con Bella ed Edward, 2013, Ed. Leone Verde Editore
Una Mamma, 2014, Ed. Genesis Publishing
Scopriamo i prestavolti QUI.
Nel prossimo appuntamento avrò il piacere di ospitare Nora Noir e il suo libro Candy Apple. Se siete curiosi di sapere qualcosa di lei andate QUI.